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Alife e le mura romane | Testimonianza storica senza tempo3 min read

5 Luglio 2021 3 minuti di lettura

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Alife e le mura romane | Testimonianza storica senza tempo3 min read

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Se alcune testimonianze storiche del territorio ricco dell’alto casertano stupiscono per la loro capacità di consegnarsi agli anni. Altre stupiscono per come sono riuscite ad arrivare ben preservate fino a noi. Questo è sicuramente il caso delle mura romane di Allifæ, città fortificata romana e moderna Alife.

Sono molti i luoghi nell’alto casertano in cui sono visibili le tracce del passaggio di popoli antichi. Romani e prima di loro altre culture tra le quali quelle osco-sannite. Le tracce dell’uomo non si fermano qui e vanno ancora più indietro ripercorrendo decine di millenni. Ne è testimonianza il sito di Tora e Piccilli dove sono visibili tracce di homo heidelbergensis, risalenti a circa 350.000 anni fa o quello più recente di Trebula Balliensis, a Treglia.

Alife e le sue mura romane

Alife è uno di quei luoghi in cui praticamente è possibile passeggiare e sentirsi, senza molto sforzo di fantasia, in una vera e propria città romana. Le mura imponenti e massicce, che hanno sfidato i millenni grazie alla tecnica costruttiva dell’opus incertum e che circondano la città per 1,9km disegnano una pianta rettangolare perfetta.

Varcando una delle quattro porte d’ingresso alla città ci si immerge in un centro abitato fitto e in cui il tempo sembra giocare con regole tutte sue, costruito seguendo in maniera precisa il disegno del castrum romano. Le suggestive torri sia tonde che squadrate contribuiscono ancora di più a creare una sensazione di immersione nella storia e nelle sue meraviglie.

Alife, luogo ricco non solo di storia

Il territorio ci racconta che questo deve essere stato un luogo particolarmente florido anche a livello storico, socio-economico e politico. Basti pensare al fatto che ad un certo punto Allifæ coniava una moneta tutta sua. I cenni storici riguardo la città di Alife sono così tanti che non basterebbe un blog post del genere per raccoglierli. Basta però una visita per lasciare che sia la città stessa, attraverso le sue associazioni museali, ma anche gli abitanti, a raccontare la sua stessa storia. Una storia che è ancora praticamente viva tutta intorno.

Alife e le sue testimonianze (non solo) archeologiche

Non solo la possente e pressoché intatta cinta muraria romana, una visita ad Alife regala anche meraviglie come il criptoportico, il mausoleo degli Acilii-Glabrioni, un anfiteatro di recente scoperta appena fuori le mura. E ancora i sepolcri disseminati sul territorio, il parco delle pietre, l’aria del foro, il castello delle torri, la cripta normanna. E queste sono solo le attrazioni di interesse archeologico.

Questa particolare ricchezza archeologica è unita a un territorio naturalistico mozzafiato e a una qualità dei prodotti eno-gastronomici altissima. Il tutto rende Alife una delle tappe più ricche dell’alto casertano. Se ci si sta dirigendo verso il Matese, ma anche se ci si è solo di passaggio, una tappa è d’obbligo. Tra i prodotti più interessanti coltivati con passione e selezione praticamente da sempre c’è la Cipolla di Alife, presidio Slow Food, che porta in se le caratteristiche tipiche di questo luogo magico.

Una visita che conviene

Insomma, Alife o Allifæ, come la si vuol chiamare, sicuramente è una piccola gemma nel cuore dell’alto casertano che è capace di offrire una quantità incredibile di testimonianze preziose e attrazioni e regalare un’esperienza sicuramente indimenticabile da ripetere senza troppo impegno, a mezzora da Caserta.

Come arrivarci.

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